di Stefano Gemmellaro
«Chiunque si ricorderà di me nel Tuo santo Nome, e farà memoria dei giorni del martirio, Tu, o Signore, non ricorderai i suoi peccati nel giorno del giudizio ma gli sarai misericordioso». Sono queste le parole che la vergine S. Barbara consegna a tutti coloro che, imitandola nella fede, si pongono alla sequela di Cristo Gesù.
Paternò, che la venera come sua Patrona, non ha voluto rinunciare a celebrare Barbara nei giorni del suo martirio benché le forti limitazioni per contenere la pandemia. I fedeli quindi potranno rendere omaggio alla Patrona nella sua chiesa nella quale saranno esposti solennemente sia il simulacro sia i reliquiari che annualmente vengono portati in processione per le vie cittadine.
I festeggiamenti quest’anno si svolgeranno, causa covid, solo nella loro forma liturgica, presso la parrocchia dedicata alla Patrona che con grande sforzo ed impegno ha cercato di garantire, in sinergia con il Comune, il clima di solennità che caratterizza da sempre i festeggiamenti patronali di Paternò. La celebrazione del Vespro capitolare, in cui interverranno tutti i canonici della Collegiata di S. Maria dell’Alto la sera del 3 dicembre, primo anniversario della ricomposizione del Capitolo, vedrà la svelata del venerato simulacro mentre i solenni pontificali del 4 dicembre, giorno in cui Barbara subì il martirio per mano del padre, e del 5 dicembre, giornata della devozione cittadina, al termine del quale il Sindaco Nino Naso implorerà la protezione della Patrona sulla città con l’atto di affidamento, caratterizzeranno i due giorni successivi.
Ultimo appuntamento sarà l’ottava dei festeggiamenti giorno 11 dicembre, ultimo giorno in cui si potrà venerare le reliquie e il simulacro della Vergine e Martire di Nicomedia.