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Fratel Biagio, piantati diversi alberelli nella Missione Speranza e Carità come simbolo della vita

di Vincenzo Caruso

Nella montagna di Godrano, in provincia di Palermo, dove si trova in preghiera fratel Biagio – il fondatore della Missione Speranza e Carità che ospita attualmente circa 400 poveri in gratuità nelle sette comunità presenti in Sicilia – sempre in spirito di servizio a Dio, quale servo inutile, e agli uomini, non manca di far sentire i suoi appelli, con il cuore in mano, perché l’umanità migliori e si converta e ritorni a Dio.

Nei giorni scorsi, a proposito dell’ormai consolidata festa, purtroppo anche dalle nostre parti, di Halloween,  fratel Biagio ha lanciato un appello che sente come particolare dovere “a tutta la società affinché possa fare una riflessione per comprendere che la festa di Halloween non è uno scherzo, un gioco, ma è un rito altamente negativo, pericoloso, violento, macabro e diseducativo per tutti, ma soprattutto per i bambini”. Trasmette e istiga al male, sottolinea fratel Biagio missionario laico – all’orrore, alla violenza e così danneggia e inganna i bambini plagiandoli e illudendoli che è una festa come tutte le altre ed invece è tenebre ed un rito satanico.

Attenzione, siamo già schiacciati e terrorizzati da una società piena di fatti di violenza e di omicidi in ogni paese o città, nelle famiglie, nelle scuole e nelle piazze. Adesso basta diseducare, trasmettere il negativo ed istigare alla violenza, cioè al male, i piccoli, i giovani e i meno giovani… Rispondiamo al male con il bene, divulgando i veri valori – conclude fratel Biagio – i sani principi, il bello e il giusto, la pace e la vera giustizia; educando e formando così le nuove generazioni alla non violenza”. 

Ora, in occasione della decima edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa che si tiene a Verona dal 26 al 29 novembre e in oltre una ventina di città italiane, compresa Palermo, Mazara del Vallo e  Ragusa, sul tema “Memoria del futuro”; festival che è stato anticipato nella giornata del 23 novembre dalla piantumazione di una pianta di melograno, pianta tipica del Medio Oriente che richiama la potenza della vita e che con i suoi frutti, dai chicchi numerosi e diversi, ci parla di una ricchezza nella diversità; in comunione con Palermo, anche nella contrada Portella di Pero di Godrano, sono stati piantumati 17 alberelli, a cura della Missione e in presenza di fratel Biagio, con una cerimonia di benedizione impartita da padre Pino Vitrano: in particolare i volontari e gli operai della forestale hanno messo a dimora 10 cipressi, 5 ulivi, un abete e un cedro.

Questa nostra piantumazione è in comunione – spiega fratel Biagio – con l’iniziativa del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona che è portata avanti dal referente nazionale DSC Salvatore Urso e da tante persone di buona volontà, che oggi hanno piantato un melograno al Giardino dei Giusti a Palermo, per dare un grande respiro di fratellanza. Con l’occasione voglio salutare tutti i rappresentanti del Festival, con cui ci uniamo in preghiera e ci tengo a ricordare con grande affetto il fondatore del Festival Don Adriano Vincenzi’’.

E, sempre con il cuore in mano, fratel Biagio, non manca di rivolgersi alla “carissima e amata società e preziosa umanità”. “Coraggio – scrive –  affinché non venga meno la speranza in questo momento di grande prova a causa della persistente pandemia. Ma non possiamo sottovalutare che peggiore del virus è l’egoismo, l’indifferenza, il razzismo, il materialismo e il consumismo, curiamo questi flagelli…. E’ giusto sapere che non prevarrà il virus e con tutto rispetto dei vari interventi in atto, non dobbiamo sottovalutare il dono della preghiera. Rispondiamo con la preghiera e così scopriremo un prezioso vaccino che è il buon Dio, la giusta terapia è il buon Gesù, il nostro consolatore è lo Spirito Santo e il nostro prezioso conforto è Maria Madre della Speranza. 

E’ doveroso aprire il nostro cuore al Santo Natale, accogliendo il bambinello Gesù nostra vera speranza e il nuovo anno ricco di vera pace e giustizia, di vera amicizia e di vera fratellanza”.

Intanto il Festival si sta svolgendo con le modalità dettate dalle limitazioni legate alla pandemia, in streaming e su Telepace ed è possibile conoscere le iniziative delle varie città sul sito www.dottrinasociale.it

Il tema “Memoria del futuro” del festival è memoria di un lungo cammino che oggi chiama ogni persona, donna e uomo, a guardare avanti, per costruire il futuro, accettando la sfida, come ci chiede papa Francesco nella Lettera Enciclica Fratelli tutti, di “sognare e pensare a un’altra umanità”, perché  “senza memoria non si va mai avanti” e “non si cresce senza una memoria integra e luminosa”.

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