di Daniela Cocina
Una battaglia contro un “nemico silenzioso”. Il 2020 resterà per noi un anno indimenticabile perché le nostre vite sono state toccate, direttamente o indirettamente, dal Coronavirus. La pandemia di Covid-19 è nata come un problema medico, in breve ha travolto le nostre esistenze come uno tsunami.
È scoppiata in Cina, geograficamente lontana dall’Italia, ma ha saputo sfruttare i canali della “globalizzazione” per propagarsi velocemente. Anche la cittadina di Adrano sta facendo i conti con questa situazione: da un mese a questa parte i contagi sono aumentati considerevolmente, specie dopo la riapertura delle scuole.
Don Gaetano Milazzo, Parroco di San Filippo e Giacomo, ha contratto il virus e si trova attualmente in isolamento; l’annuncio diffuso pubblicamente attraverso un’emittente locale ha scosso non poco la comunità parrocchiale. Per fortuna il Parroco è asintomatico e al momento in buone condizioni di salute, lo abbiamo sentito telefonicamente per rassicurare i fedeli e la cittadinanza adranita.
«In questi giorni – spiega Padre Milazzo – ho ricevuto moltissime manifestazioni di affetto da parte dei parrocchiani. Ringrazio in particolar modo i giovani di San Filippo e tutte quelle persone che si sono unite spiritualmente a me in preghiera».
Don Gaetano ha sottolineato la necessità di «intensificare, in questo momento doloroso, la preghiera, rappresenta la sintesi dei nostri desideri più profondi, come soleva dire Papa Benedetto XVI. Il Cristiano è uno che cammina verso la meta nella “luce e nella fortezza”. E luce e fortezza gli provengono da Uno che ci è accanto: Cristo».
«Un’ altra cosa molto importante che dobbiamo sottolineare – prosegue Padre Milazzo – è la necessità di rispettare le norme di sicurezza, indossando sempre la mascherina, igienizzando spesso le mani e mantenendo la distanza di sicurezza. Rivolgo un appello ai genitori che accompagnano ogni giorno i figli a scuola: cercate di evitare assembramenti davanti agli edifici scolastici, per placare la diffusione del contagio».
Siamo dinanzi a una guerra difficile poiché il nemico da combattere è insidioso e non lo conosciamo, anche Papa Francesco nel discorso urbi et orbi del 27 marzo scorso aveva lanciato un messaggio importante: “non dobbiamo lasciarci travolgere alla tempesta” di conseguenza lo sguardo rivolto a Dio e, dunque, al prossimo è per i Cristiani un vero e proprio scudo di protezione.
«Dobbiamo tenere viva l’attenzione a 360° – conclude Don Gaetano – perché solo continuando a osservare le norme di sicurezza ed evitando le uscite inutili possiamo tenere sotto controllo la situazione. Nella nostra Parrocchia abbiamo cercato di osservare rigidamente i protocolli di sicurezza ma evidentemente l’attenzione deve essere potenziata. Mi rivolgo, data la criticità del momento, agli adulti e agli anziani di Adrano per invitarli ad essere vigili e a non abbassare la guardia».