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Trecastagni, sfrattata la Misericordia per un cavillo burocratico: «La commissione “congeli” l’ordinanza»

La Misericordia di Trecastagni dovrà lasciare la sede operativa di via Benedetto Croce, entro il 10 ottobre 2020. Ad averlo intimato all’associazione di volontariato etnea il funzionario responsabile del settore lavori pubblici con propria ordinanza, su disposizione dei Commissari Straordinari che amministrano il Comune di Trecastagni.

Alla base della richiesta di riconsegna all’ente pubblico dell’immobile, una carenza nella “documentazione giustificativa dell’uso dei locali di proprietà comunale”. Una notizia, questa, che ha lasciato sconforto e disorientamento tra i volontari dell’associazione che in questi anni si sono occupati della manutenzione della struttura e che nemmeno durante il periodo di pandemia hanno smesso di operare sul territorio al servizio dei bisognosi. 


Una triste storia, quella di oggi, che nasce da un cavillo burocratico sorto a seguito della mancata sottoscrizione della convenzione per l’affidamento della struttura, deliberata in bozza nel 2014 dalla giunta di allora, della durata di un anno e rinnovabile tacitamente. Delibera che però non trova menzione nell’ordinanza di “sfratto” che diventerà esecutiva nelle prossime settimane. 

«Come presidente del Comitato provinciale delle Misericordie di Catania – spiega il presidente Alfredo Distefano – non posso che rimanere sconfortato da questo atto. Seppur la Misericordia di Trecastagni riconosce un difetto nella sottoscrizione della convenzione ed ha già comunicato al comune la disponibilità al rilascio dell’immobile per il prossimo 7 ottobre – nel rispetto dell’ordinanza ricevuta – ritengo che la strada del dialogo avrebbe potuto trovare giustizia migliore nella risoluzione del problema. I Commissari straordinari, secondo quanto riferitomi, si sono mostrati sordi e muti nei confronti della dirigenza dell’associazione che è sempre stata disponibile a sanare la posizione secondo il regolamento comunale».


Uno sfratto che, anacronisticamente, diventerà esecutivo all’indomani delle elezioni amministrative che dovrebbero ridare una governance al comune di Trecastagni, dopo che il consiglio comunale era stato mandato a casa negli scorsi anni per sospette infiltrazioni criminali. I consiglieri risultarono poi estranei alle circostanze che avevano portato allo scioglimento dell’Ente.

«Alla luce della tempistica di esecuzione dell’ordinanza – continua Distefano – l’auspicio è quello che la commissione straordinaria “congeli” l’ordinanza, per rimandare eventuali decisione al nuovo sindaco ed alla nuova giunta. Sin da ora mi appello a tutti i candidati, affinché chiunque venga eletto possa mettere in atto la giusta soluzione a tutela di chi ha sempre svolto un servizio essenziale e caritatevole a favore della comunità trecastagnese».

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