di Stefano Gemmellaro
La festa estiva in onore della patrona di Paternò, S. Barbara, ricorda la donazione delle reliquie del braccio nel 1660 da parte del domenicano Stefano de Marines e di quella della mandibola nel 1731 da parte dei Padri Benedettini della chiesa della Gancia di Paternò.
Sin da quando venne istituita, la festa si snoda su un triduo di preparazione ed il giorno della festa che cade il 27 luglio, durante il quale si espone il venerato simulacro della Santa e le reliquie donate alla Chiesa dedicata ad essa.
In origine non avvenivano celebrazioni esterne, come invece oggi accade, ma nel 2000 si decise, essendo l’anno giubilare, di portare in processione il simulacro della Patrona e le sue reliquie per le vie del centro storico a conclusione della messa solenne della sera.
A grande richiesta dei fedeli la processione serale si è riproposta nel corso degli anni. Quest’anno, a causa della pandemia, non verranno celebrate le processioni della sera del 26 luglio con la reliquia che partiva dalla chiesa della Gancia e neppure quella della sera del 27, in osservanza alle normative vigenti per il contenimento del coronavirus.
I festeggiamenti di luglio in onore della Patrona, benché in forma ridotta, saranno celebrati ugualmente in occasione della ricorrenza estiva attraverso il triduo di preparazione, predicato dal Rev. Sac. Giosuè Messina le sere del 24, 25 e 26 luglio, e giorno 27 con le solenni celebrazioni delle ore 09.00, 10.30, 18.30 e 19.30, durante le quali saranno esposte le sacre reliquie e l’argenteo simulacro della Patrona. Come ogni anno, il Sindaco, a nome della cittadinanza tutta, offrirà l’olio per la lampada votiva dell’altare della Santa.