di Sr. Ch. Cristiana Scandura osc
Carissimi Fratelli e Sorelle,
sapete che cos’è un PLETTRO? È un piccolo strumento a forma di triangolo che, tenuto fra le dita, serve per pizzicare le corde di una chitarra e così farle suonare.
Non trovo un’immagine più bella per descrivere ciò che la Terza Persona della Santissima Trinità, lo Spirito Santo, opera in noi. Egli è come un Plettro divino che tocca e fa vibrare le corde del nostro cuore per trarne le armonie più belle e lo fa con estrema dolcezza e delicatezza.
- È Lui che ci fa sentire il desiderio e la profonda nostalgia di Dio.
- È Lui che prega in noi “con gemiti inesprimibili perché nemmeno sappiamo cosa sia conveniente domandare” (Cfr Rm 8,26-27).
- È Lui che ci guida alla Verità tutta intera.
- È Lui che ci ricorda le Parole di Gesù.
- È Lui che dal di dentro ci muove al bene, all’amore, alla carità perfetta.
- È Lui che ci suggerisce le parole da dire, se Lo invochiamo con fiducia.
- È Lui che ci fa prendere coscienza del peccato e ci muove al pentimento.
- È Lui che ci rende testimoni di Cristo, anche in mezzo alle tribolazioni e alle persecuzioni.
- È Lui che ci rende insoddisfatti della mediocrità e ci stimola a raggiungere le più alte vette della santità evangelica.
Come un esperto chitarrista, Dio sfiora con leggerezza e maestria le corde del nostro cuore, attraverso il Suo Plettro divino, lo Spirito Santo, perché dalla nostra vita scaturisca un meraviglioso cantico di lode, di amore e di gioia.
Perché il suono di uno strumento risulti gradevole, si richiede però che le corde siano ben accordate. Allo stesso modo bisogna che i sentimenti del nostro cuore siano accordati con quelli di Dio.
Che non trovino posto in noi sentimenti cattivi: invidia, gelosia, odio, rancore, desiderio di vendetta, ecc… sarebbero delle “stonature” intollerabili (da tapparsi le orecchie!!!)
Tuttavia se riscontriamo in noi questi sentimenti, non disperiamo, esiste un ACCORDATORE speciale, si chiama: Sacramento della Riconciliazione.
Poi, perché il brano sia eseguito bene e a tempo, ogni Maestro di musica che si rispetti, raccomanda l’uso del METRONOMO.
Il metronomo è quello strumento che, producendo un impulso costante, aiuta i musicisti a suonare a tempo e a mantenere un ritmo costante nell’esecuzione di un brano, perché si eviti di suonare con un tempo “a fisarmonica”, cioè non si vada un po’ lenti e un po’ veloci. Veramente (resti fra noi), alcuni non guardano con molta simpatia questo strumento (ed io sono una di questi) e si infastidiscono nel sentire quel Bip Bip che serve per segnare il tempo, comunque (mi costa dirlo) è indubbiamente uno stru-mento molto utile e che (ahimé) va certamente usato.
Com’è importante andare a tempo nella musica, così è importante cogliere subito le sante ispirazioni e corrispondervi. Perché se lasciamo sfuggire un’ispirazione, perdiamo quell’occasione per sempre, magari ce ne saranno altre, ma quella non tornerà mai più.
Bisogna però imparare a riconoscere e a discernere se le ispirazioni vengono da Dio oppure no. Se è Dio che le suscita esse portano pace e non inquietudine.
Pace però non è sinonimo di quieto vivere. Come il vento impetuoso entrando in una stanza dove c’è una scrivania piena di fogli, li fa volare ovunque, così talvolta il vento dello Spirito scombina i nostri piani, ci scomoda e preferiremmo far finta di non sentire certe ispirazioni per rimanere tranquilli. Tranquilli, ma felici?
Non contristiamo lo Spirito Santo, anzi invochiamolo spesso perché ci illumini e soprattutto perché colmi il nostro cuore del Suo Amore.
LA MISURA DELL’AMORE
È AMARE SENZA MISURA
“L’Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato” (cfr. Rm 5,5).
Grazie al dono dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel Sacramento del Battesimo e poi nella Confermazione o Cresima, ma che è presente sempre in ogni Sacramento: Dio abita in noi, il Paradiso è già dentro di noi, il Cielo lo abbiamo già nel nostro cuore, certo a condizione che, da parte nostra, rimuoviamo tutti gli ostacoli cioè che, con l’aiuto di Dio, rinunciamo alle opere della carne, rigettando ogni forma di malizia. San Paolo non si stancava di ripetere ai primi cristiani: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in voi? Il tempio di Dio è santo e questo tempio siete voi» (1Cor 3,16-17).
Come un esperto Maestro sa riconoscere e riprodurre il RITMO di un brano musica-le, affiniamo il nostro udito interiore per imparare a riconosere le visite dello Spirito Santo, i Suoi accenti e le Sue pause: le Sue mozioni interiori. Egli bussa con soavità alla porta del nostro cuore e ci sussurra di compiere un’opera buona, ci muove a pregare, ad aprire il cuore a Cristo, a fuggire le occasioni di peccato, a donarci senza riserve, a servire con amore, ascoltiamo la Sua Voce e seguiamo i Suoi impulsi.
Preghiera allo Spirito Santo
Spirito Santo, Plettro divino,
placa in noi le dissonanze,
fai risuonare le sole note del nostro cuore
capaci di produrre un suono melodioso.
L’arpeggio più bello, degno di Te, si chiama Amore,
fa’ che risuoni sempre nel nostro cuore.