Un intero weekend dedicato all’arte sacra. All’interno dell’istituto di Scienze Religiose “San Luca” oltre cento tra insegnanti di religione e studenti di teologia, hanno potuto ascoltare esperti locali e nazionali che hanno approfondito il tema dell’iconografia, dell’estetica e dell’arte sacra.
I tre giorni di incontri, denominati “Percorsi di luce per il volto di Dio”, sono stati organizzati in collaborazione con la “Pontificia facoltà teologica di Sicilia”, con l’Associazione “San Vladimir” – Siracusa e l’Associazione “Italiana Maestri Cattolici”.
È stato il direttore del “San Luca” don Antonino De Maria a dare il benvenuto e ad introdurre i lavori che nei tre giorni hanno coinvolto relatori come: la Dott, Roccasalva Firenze Mirella (in qualità di direttrice del convegno), Dott. Curcina Marina (presidente regionale A.I.M.C), Prof.Grasso Antonino (docente del San Luca), Prof. Massa Francesca Paola (docente alla facoltà teologica di sicilia), Dott. Zammitti Gaetano (medico ed esperto in arte sacra), Prof. Tenace Michelina (docente Pontificia Università Gregoriana), Prof. Romano Michele (docente Accademia delle belle arti), Prof. Tosto Francesco Diego (docente San Luca).
«Sono meravigliata nel vedere un corso dove l’arte viene messa al primo posto nel cammino della fede – ha sottolineato Tenace Michelina, docente Pontificia Università Gregoriana – ci dimentichiamo spesso che l’arte è stata il primo amore della teologia, cioè quella che dà la capacità di esprimere in maniera visibile ciò che è invisibile, Dio. Mi meraviglia che il convegno sia stato organizzato con relatori di altissimo livello, ed è bello questo mettere insieme più competenze. Questo può insegnare a chi deve trasmettere la fede, qualcosa di prezioso, la comunione che oggi è il luogo dell’evangelizzazione, nessuno può pensare di comunicare la fede da solo, ma è la chiesa formata dalle sue comunità che evangelizza e comunica qualcosa del mistero che è Dio, che è trinità e comunione».
Parecchi gli argomenti trattati: Dal ricordo di don Giuseppe Lombardo a Maria donna di luce e di speranza nelle buie notti del mondo, e poi ancora percorsi agostiniani alla ricerca del volto del Signore, dal segno al simbolo nella fucina dell’iconografia paleocristiana, luce e manifestazione dello Spirito nei santi, icona della Trinità, la luce abbagliante del Tabor, la luce del silenzio. Ultima giornata dedicata al ricordo di padre Chiusa e il “San Luca”, per una teologia della luce.
Sono stati molti anche gli spazzi dedicati alle domande e alle interazioni degli iscritti, che hanno anche partecipato ai diversi laboratori all’interno dell’istituto.