Si entra nel vivo dei festeggiamenti agatini, con la spettacolare cerimonia di giorno 3 febbraio e la sua suggestiva sfilata della “carrozza del Senato”, con i costumi caratteristici e la processione della cera.
Quella di giorno 3 diventa quasi un prolungamento della festa liturgica della candelora, che si celebra il 2 febbraio, giornata in cui è stato anche assegnato il premio della candelora d’oro 2020 a tutti i vigili del fuoco della città, per ringraziare del servizio svolto e in ricordo dei vigili Dario Ambiamonte, Giorgio Grammatico e Vincenzo Lima che, in occasioni diverse, hanno perso la vita in servizio. Sempre giorno 2 dopo la premiazione l’Arcivescovo di Catania, Monsignor Salvatore Gristina, ha presieduto la cerimonia dell’accensione della lampada votiva a Sant’Agata, consegnata al primo cittadino. Successivamente in piazza Duomo il rituale omaggio floreale dei vigili del fuoco alla patrona di Catania.
Nel tempo la festa di giorno 2 ha favorito l’offerta della cera alla Patrona della Città da parte del senato e del popolo catanese.
Giorno 3 febbraio al ritmo dei tamburi degli sbandieratori dalla corte del Palazzo degli elefanti, il personale del comune indossa gli originali costumi dei paggi di corte dai colori bianco e azzurro con la caratteristica parrucca. Si preparano le due carrozze del ’700, trainate da cavalli bianchi sulle quali salgono le autorità cittadine e il sindaco Salvo Poglese.
A fare da apripista le artistiche 12 candelore, espressione delle corporazioni cittadine, che attraversano in salita la via Etnea tra scampanii e 12 colpi di cannone. Dietro un lungo corteo di colori, abiti e mantelli, bandiere e stendardi sfila tra la folla che assiste con devoto raccoglimento e attenzione ai messaggi spirituali che preparano al significato religioso dei festeggiamenti in onore della Santa Patrona.
In processione portando candele e fiori che sono offerti in Cattedrale quale dono della città e dei cittadini a Sant’Agata: associazioni, gruppi parrocchiali, aggregazioni laicali, Unitalsi e ammalati, Avis e donatori di sangue, rappresentanti degli enti comunali e delle aziende municipalizzate, le delegazioni dei comuni della provincia etnea con stendardi e bandiere, l’Azione cattolica, il Clero, gli ordini militari e cavallereschi: Ordine pontificio di San Gregorio Magno, Sovrano Militare Ordine di Malta, Ordine Equestre del Santo Sepolcro, sfilano.
Offrire o accendere un cero in onore della Martire Agata è un gesto che accomuna i segni della devozione popolare, preparando lo spirito all’incontro con il sacro e il solenne canto del “TeDeum” che conclude la liturgia di preghiera e di offerta e introduce al triduo agatino.