Prospettive

Il politico dichiarato “venerabile” da Papa Francesco, Paternò ricorda Giuseppe Lazzati

La Commissione Pastorale Sociale del XII vicariato organizza un interessante convegno sul pensiero di Giuseppe Lazzati, per il prossimo giovedì, 30 gennaio, dal titolo “Una città dell’uomo è ancora possibile?”. L’incontro sarà ospitato nella sala conferenze della biblioteca comunale “Giovan Battista Nicolosi” di Paternò, a partire dalle 18,30, e vedrà la partecipazione tra gli altri di Luciano Caimi, attuale presidente dell’associazione “Città dell’uomo” di Milano, nonché ordinario di Storia della Pedagogia e dell’Educazione all’Università Cattolica di Milano e di don Piero Sapienza, direttore dell’ufficio pastorale “Problemi sociali e Lavoro” e parroco della chiesa del Divino Amore nella periferia sud di Catania. Il professore Caimi nella medesima giornata, sempre a Paternò, incontrerà gli studenti delle quinte classi, del liceo scientifico “Enrico Fermi”, alle 9,30 e alle 11,30 gli studenti del liceo psicopedagogico e linguistico “Francesco De Sanctis”.

Alla crisi di valori imperante, al rischio della perdita della stessa democrazia, il XII vicariato Paternò-Ragalna, invita ad una profonda riflessione e lo fa proponendo una figura di intellettuale e politico che ha messo al centro della sua azione e delle sue opere l’etica sociale e lo spirito cattolico, Giuseppe Lazzati, autore del testo “Costruire, da cristiani, la città dell’uomo” che rimane un caposaldo nella meditazione sulla politica e sul vivere in una comunità cittadina.

Nasce a Milano, Lazzati, nel 1909 quarto di otto figli. Lavora per mantenersi gli studi e a 22 anni si laurea in Lettere classiche, presso l’Università Cattolica della sua città, lo stesso ateneo dove insegnerà nel 1939 e diventerà rettore nel 1968. Prende parte alla seconda guerra mondiale in qualità di tenente degli alpini e viene internato nei campi di concentramento nazisti per essersi rifiutato di prestare giuramento alla Repubblica Sociale Italiana. Sopravvissuto alla prigionia e rientrato in Italia nel 1945, profonde il suo impegno civile, insieme agli amici Giuseppe Dossetti e Giorgio La Pira, nella ricostruzione del Paese.

Eletto all’Assemblea Costituente e poi deputato DC, nel 1953 conclude il suo impegno in Parlamento, per dedicarsi alla sua più autentica vocazione nei campi della ricerca scientifica, dell’educazione giovanile e della animazione culturale nella più ampia accezione. Poco prima della sua morte il 18 maggio del 1986 vedrà concretizzato il progetto dell’istituzione della “Città dell’uomo” a Milano, l’associazione da lui promossa per offrire un servizio culturale e formativo alla crescita dei laici nella capacità di pensare politicamente. Nel 1996 l’arcidiocesi di Milano lo riconosce Servo di Dio e nel 2013 papa Francesco lo dichiara Venerabile.

A portare l’esperienza dell’associazione “Città dell’uomo” a Paternò, sarà l’attuale presidente Luciano Caimi, che ha collaborato con Giuseppe Lazzati per tredici anni, tra le sue recenti pubblicazioni basti citare: “Giuseppe Lazzati. Un laico cristiano nella «città dell’uomo»”; “Modernità educatrice. Cattolici fra fascismo e democrazia” e “Carità Educatrice. Riscontri e testimonianze nell’Italia dell’Ottocento”.

Don Piero Sapienza porterà la sua testimonianza di un impegno religioso e sociale in un quartiere come quello della Zia Lisa di Catania. Nel 2018 ha pubblicato il libro “Il sogno di una chiesa così. Da Rosmini al Vaticano II a papa Francesco”.

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