Presentato a Santa Venerina il progetto per un centro catechetico e pastorale grazie a finanziamenti della Conferenza Episcopale Italiana. A seguito degli eventi sismici che nel 2002 hanno interessato il territorio delle diocesi di Acireale e di Catania, la Caritas Italiana ha finanziato la realizzazione di questo progetto per cui saranno impiegati circa 300.000 euro

Il centro, sarà molto utile alle comunità parrocchiali di Santa Venera e Sacro Cuore, che ricadono nella circoscrizione vescovile di Acireale, e per la comunità Santa Maria del Carmelo in Bongiardo che risiede invece in quella di Catania.

All’incontro erano presenti il Sindaco di Santa Venerina Salvatore Greco, il Vicario generale di Acireale Mons. Giovanni Mammino, il Vicario generale di Catania Mons. Salvatore Genchi, i Parroci e le Suore Figlie della Carità.

« Sono contento di essere in questo posto –ha sottolineato Mons. Genchi – luogo dove le suore hanno pregato molto, luogo che ci fa ricordare che siamo cristiani, che lavoriamo per l’unico Regno di Dio. Anche se questo centro è stato realizzato da due diverse giurisdizioni, due diverse Diocesi, questo deve unirci ancora di più. Mi fa piacere vedere la presenza delle suore Canossiane, che qui hanno lavorato per molti anni».

Negli anni seguenti al terremoto, infatti le due diocesi, hanno individuarono un luogo equidistante e neutrale dalle parrocchie interessate, dove realizzare tale opera. Ma con la chiusura delle Casa delle Suore, Figlie della Carità (Canossiane) di Santa Venerina, risalente a qualche anno fa, si è preferito stornare i finanziamenti CEI presso questa struttura già esistente, per evitare di disperdere la proprietà e il ricco patrimonio di attività educative e sociali che l’Istituto aveva offerto.

« Le nostre intenzioni – aggiunge padre Giovanni Marino parroco s. Venera e Sacro Cuore – saranno quelle di creare un’opera, un segno di vicinanza alle collettività dopo il sisma del 2002, questo deve diventare il luogo per la dimensione caritativa, valorizzando l’aspetto della Catechesi e della formazione. Troveremo adesso, insieme agli altri parroci la giusta formula ».

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