La Città si avvicina di un altro passo agli ultimi. Cominceranno mercoledì prossimo, giorno 9 ottobre, i lavori di ristrutturazione per bagni e docce dei locali “ex Postazione Amt” ed “ex Vigili Urbani”, che si trovano in piazza Giovanni XXIII, nei pressi dell’Help Center della Stazione Centrale, e concessi in comodato d’uso dal Comune di Catania alla Caritas Diocesana. Per l’occasione è prevista la benedizione dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, alle ore 10.30.
I nuovi locali nascono nel segno della straordinaria solidarietà dei catanesi che, nel corso dell’ultimo anno, in maniera anonima o tramite l’organizzazione di eventi di beneficienza, hanno donato circa 90 mila euro (88.520 euro), garantendo in questo modo l’intera somma necessaria ai lavori di ristrutturazione per bagni e docce. Il resto della cifra, che comprende l’IVA, l’arredamento, la stipula dei contratti, le spese amministrative per autorizzazioni e adempimenti vari, ammonta a circa 35 mila euro ed è stata garantita dall’8xmille della Chiesa Cattolica. L’ammontare dell’intera opera vale 125 mila euro. I lavori dovrebbero concludersi nella prossima primavera.
I due immobili ristrutturati saranno destinati all’ampliamento dell’offerta dei servizi alla persona, da parte dell’Help Center, con l’istallazione di docce e bagni, permettendo anche di prevedere una stanza per il barbiere. Nei nuovi locali saranno trasferite altre attività già avviate, come il corso base della Lingua Italiana, il servizio guardaroba e l’assistenza legale. Don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana, ha voluto «ringraziare l’Amministrazione Comunale per la concessione dei locali e per aver condiviso questo percorso di solidarietà, tutta la cittadinanza per le donazioni e il sostegno forniti per la realizzazione di questa opera e i volontari che saranno indispensabili per il buon funzionamento della nuova struttura». Per Salvo Pappalardo, responsabile delle Attività dell’organismo diocesano, «è un’altra mano tesa nella direzione degli ultimi, perché, come dicono i nostri dati sugli accessi ai servizi, la povertà continua a crescere e quindi anche le richieste».