di Stefano Gemmellaro

Grande è la gioia che ogni anno caratterizza i festeggiamenti in onore della traslazione delle reliquie di S. Agata nella sua città di Catania e benché il forte caldo, grande rimane la partecipazione di popolo che assiste alle sacre liturgie e alla processione con il preziosissimo busto reliquiario portato a spalla dai devoti.

Queste celebrazioni, ormai secolari, vogliono commemorare un particolare fatto storico che vede l’arbitraria traslazione del corpo della martire dalla sua patria e successivamente il loro rimpatrio fra la gioia e la commozione del clero e del popolo catanese. Ancora prima che i normanni, gli stessi bizantini combatterono contro gli arabi sotto il comando di Giorgio Maniace. Avvenuta la liberazione però, il condottiero si lasciò andare ad atti di arroganza e ad abusi di potere che lo misero in cattiva luce presso la corte dell’imperatore Michele Paflagonio.

Tutto ciò è perfettamente documentato dagli storici del tempo Goffredo di Malaterra, Leone d’Ostia e Giovanni Cedreno. Temendo di essere destituito, Maniace s’ingegno in ogni modo per ingraziarsi l’imperatore e molto probabilmente, con il pretesto di custodire in un luogo più sicuro il santo corpo di Agata, nella primavera del 1040 portò via le reliquie della martire, insieme ai corpi di altri santi, fra lo sconforto e l’ira dei catanesi.

Molto tempo dopo il corpo di Agata sarebbe tornato nella propria patria e ce ne dà dettagliato resoconto il vescovo Maurizio, monaco benedettino che resse la chiesa catanese dal 1122 al 1144 e che scrive un’importante lettera che narra il ritorno delle reliquie avvenuto nel 1126. S. Agata appare in sogno al francese Gisliberto e al calabrese Gonselmo, chiedendo di tornare a Catania. Introdottisi nella chiesa ove le sue reliquie erano custodite, le prelevarono e le trafugarono e partendo da Costantinopoli arrivarono a Catania dopo aver fatto tappa prima a Smirne, poi Corinto, Metone, Taranto e Messina.

Giunti a Messina, Gisliberto andò a Catania per informare il vescovo e il clero di quanto accaduto. Il 17 agosto, ricomposto il corpo della martire e posto in un’urna più dignitosa presso il castello di Aci Castello, le reliquie di S. Agata tornava infine a Catania dopo 86 anni di lontananza. I fedeli accorsi per la processione portavano l’abito penitenziale bianco, che oggi è il sacco bianco, e a piedi scalzi accompagnarono il percorso delle reliquie sino in città.

Ecco che ancora oggi si ripete il tripudio di festa per le celebrazione di metà agosto durante la quale i catanesi possono venerare le sacre reliquie della loro patrona e concittadina e riabbracciare la sua venerata immagine.

IL CALENDARIO APPUNTAMENTI 2019.

Lunedì 12 agosto – Festa di S. Euplio 

Ore 7:30; 10:00 – Sante Messe in Cattedrale;

Ore 9 – Traslazione del braccio reliquiario di S. Euplio dalla Cattedrale al sito dell’antica chiesa a lui dedicata in piazza della Borsa; preghiera e benedizione con la reliquia del Santo;

Ore 17:30 – Recita del Rosario animato dagli “Amici del Rosario”;

Ore 18 – Santa Messa solenne con la partecipazione dei Diaconi dell’Arcidiocesi, presiede il rev.mo mons. Salvatore Genchi, Vicario generale.

Giovedì 15 agosto – Solennità dell’Assunzione di Maria al cielo

Sante  Messe in Cattedrale alle ore 8 – 9:30 – 11 (solenne) – 18.

Venerdì 16 agosto

Ore 7:30 – Nella Cappella di Sant’Agata esposizione dell’insigne reliquia del Velo e celebrazione della Santa Messa;

Ore 10 – Santa Messa;

Ore 17:15 – Recita del Rosario animato dagli “Amici del Rosario”;

Ore 18 – Santa Messa solenne presieduta dal parroco mons. Barbaro Scionti;

Ore 19 – Processione col Velo di Sant’Agata col seguente itinerario: piazza Duomo, via Vittorio Emanuele, piazza San Placido, via Porticello, via Dusmet, Porta Uzeda, piazza Duomo; Dinanzi alla monumentale chiesa di San Placido omaggio dell’associazione “Sant’Agata in cattedrale”; In via Dusmet, dinanzi alla “fontanella di Sant’Agata”, sosta di preghiera, riflessione di don Pasquale Munzone, Cerimoniere arcivescovile, e saluto del Sindaco di Catania;

A seguire, “Notte bianca della cultura” con i musei e i principali siti culturali della città aperti fino a mezzanotte.

Sabato 17 agosto – festeggiamenti entrano nel vivo con il ricordo del ritorno a Catania delle reliquie della Patrona da Costantinopoli.

Sante Messe in Cattedrale  alle ore 7:30; 9; 10; 11; 12; 13; 15; 16; 17. I devoti saranno ammessi alla venerazione delle reliquie della Santa Patrona dalle ore 10 alle ore 13:30 e dalle ore 15 alle ore 18 presso la cappella di Sant’Agata;

Ore 8 – Apertura del sacello e traslazione all’altare maggiore delle reliquie di Sant’Agata;

Ore 10– Santa Messa solenne presieduta dal rev. mo. mons. Salvatore Genchi, Vicario Generale dell’Arcidiocesi;

Ore 18 – Recita del Rosario animato dagli “Amici del Rosario”;

Ore 19 – Solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Arcivescovo;

Ore 20:30 – Processione con le Reliquie della Santa Patrona col seguente itinerario: piazza Duomo, Porta Uzeda, via Dusmet, via Porticello, piazza San Placido, via Vittorio Emanuele, piazza Duomo. Fuochi pirotecnici in onore di Sant’Agata.

Domenica 18 agosto

Ore 8; 9:30, 11 (solenne), 18 – Sante Messe;

Ore 19:30 – Concerto al Grand’Organo Jaquot della Cattedrale del M° Salvatore Reitano in occasione della solennità della Dedicazione della Basilica.Domenica 18  conclusione con la giornata della Solennità della Dedicazione della Cattedrale. Sabato 17 dalle 17 alle 21, davanti la Basilica Collegiata e domenica 18, alle 19,30, si svolgerà un concerto al Grand’Organo della Cattedrale.

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