di Salvatore Di Mauro
Anche quest’anno, il 5 Agosto, Si è svolto il pellegrinaggio all’altarino della Madonna della Neve sull’Etna, a quota 1920 metri, accanto alla ex Casa Cantoniera e al Rifugio Sapienza. Un appuntamento di preghiera per i fedeli, turisti e amanti della natura e della montagna, curato dagli ex dirigenti della Gioventù Italiana Azione Cattolica (G.I.A.C.) della diocesi di Catania, L’ iniziativa e’ ,anche, inserita tra le escursioni del Gruppo Seniores del Club Alpino Italiano (C.A.I.), di associazioni di volontariato e del Comune di Nicolosi.
La Festa della Madonna della Neve di quest’anno è’ stata dedicata al 60^ anniversario della Consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria , a conclusione del XVI congresso eucaristico nazionale italiano, a Catania del 1959. La Santa Messa , è stata celebrata da mons. Barbaro Scionti, parroco della Cattedrale di Catania, nel tempietto votivo, distrutto dall ‘ eruzione del marzo 1983 e ricostruito nel 2007 nei pressi del rifugio Sapienza e dell’ex Casa Cantoniera.
Durante la sua omelia mons. Scionti ha ricordato il 350° anniversario della eruzione del 1669, che raggiunse il mare di Catania, devastando il territorio etneo. Analogo pensiero di preghiera per le sofferenze recenti delle popolazioni dei paesi pedemontani dell’Etna, colpiti dal terremoto del dicembre 2018. La celebrazione iniziata con la recita del Rosario si è conclusa , alle ore 12 , con l’Angelus. L’ Etna e’ stata esplicitamente richiamata nelle parole del Santo Padre Giovanni XXIII nel Radiomessaggio del 13 Settembre 1959 ai partecipanti del XVI Congresso Eucaristico Nazionale di Catania: ” La città dell’Etna, assisa quale splendida regina di fronte al mare Jonio , e cinta dal maestoso scenario di naturali bellezze, che le fanno corona, ricca di monumenti millenari, ma più ricca ancora di gloriose memorie cristiane, è stata il centro di vibranti manifestazioni in onore del Santissimo Sacramento dell’Altare.” Il riferimento alla Montagna anche nel radiomessaggio del 4 Aprile 1970 del Santo Padre Paolo VI alla città’ di Catania, nel decennio della Consacrazione dell’ Italia al Cuore Immacolato di Maria.
Quel giorno si stava inaugurando la stele della Madonna in Piazza Europa a Catania, negli anni scorsi ridimensionata sotto gli occhi distratti delle istituzioni catanesi. Significative , allora, le parole del Santo Padre : ” E non è senza significato che avete voluto collocare la marmorea effige della Vergine in alto, sopra una stele di pietra lavica del vostro vulcano, quasi per meglio sentirvi sotto il suo sguardo materno, quasi per dirle che essa è in cima ai vostri pensieri, ai vostri affetti e ai vostri pericoli, amabile Regina delle vostre anime, sostegno delle vostre volontà e guida dei vostri passi.” Nei lavori preparatori della Festa sono state ricostruite le fasi iconografiche e con l’aiuto di Dom Ildebrando Scicolone e’ stato recuperato lo spartito dell’inno del Congresso Eucaristico che il Sig. Leotta aveva custodito.
L’ inno con musica dell’ organista Can. Allegra e parole di Mons. Mariano Foti, come ricordava spesso il compianto Nino Blandini, storico della Chiesa locale catanese. Il tempietto sull’ Etna progettato dall’ ing. Francesco Costarelli , e’ stato ricostruito fedelmente dall’ ing.
Rosario Di Mauro. La ricostruzione e’ avvenuta rispettando le caratteristiche del progetto originario. L’ Altare fu costruito nel 1945 , alla fine della guerra, dopo una sottoscrizione per la raccolta di fondi, dai Giovani della G.I.A.C di Diocesi di Catania.
Essi volevano far memoria della ritrovata Pace , del ritorno a casa di tanti giovani e dei caduti della seconda guerra mondiale. I promotori ecclesiastici della ricostruzione l’ Arcivescovo Mons. Domenico Picchinenna e il Vicario Mons. Nicolò’ Ciancio che nel 1945 era assistente diocesano della GIAC. Anche la statua della Madonna della Neve, e’ stata rimodellata sul calco originale, dello scultore Francesco Juvara conservata nella sede della GIAC in Arcivescovado ed affidata nel 1989 all’ opera dello scultore catanese Tullio Aceto. Nell’ Altare si sono succeduti numerosi eventi tra cui il ricordo in 100 montagne italiane , ideato da Carlo Carretto, del centenario dell’ Unità d’Italia nel 1961. Nel 2011 , nel 150 ^ Centenario, durante la tappa del Giro d’ Italia con arrivo sull’Etna e’ stato avviato il Gemellaggio Madonna sulle Montagne, con i luoghi storici , cari al ciclismo italiano.
Sono stati realizzati alcuni gemellaggi de “La Madonna sulle Montagne” che hanno unito la “nostra” Madonna della Neve, sull’Etna, con quella del Passo Stelvio (mt 2758), con “la Madonna delle Vette” di Passo Gavia (mt 2621), con la Madonna di Piano Battaglia nelle Madonie (mt 1572) e con la Madonna delle Tre Fontane di Trafoi (BZ) (mt 1602). Già da alcuni l’ Altare votivo e’ stato inserito nel concorso I Luoghi del Cuore, del FAI, fondo ambiente italiano. All’ annuale celebrazione hanno partecipato numerosi gruppi di fedeli di Catania e di paesi vicini.
Il gruppo Seniores del Club Alpino italiano di Catania , presieduto da Pasquale Anaclerio, ha presenziato per ricordare i propri soci defunti. Presenti all’incontro il sindaco di Nicolosi Angelo Pulvirenti, il vicesindaco, Maria Grazia Torre, Don Felice Bongiorno, salesiano, il Luogotenente emerito dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro, prof. Giovanni Russo insieme a un gruppo di Cavalieri e Dame , gli ex dirigenti diocesani della GIAC , il presidente del Club Alpino di Catania. Sono stati ricordati altri escursionisti e appassionati della Montagna, tra cui il gesuita catanese Padre Mario Greco.
Partecipanti attenti i ragazzi dell’istituto Villa Angela , del decano della GIAC, padre Ugo Aresco e quelli del C.T.A. Cenacolo Cristo Re, Biancavilla, accompagnati da Filadelfo Grasso e Salvo Furnari. Il ricordo dello storico evento fortemente voluto dal Comitato ex dirigenti diocesani della GIAC di Catania.