Subito dopo l’inizio dei lavori di restauro della Chiesa del Rosario, per un visibile avvallamento lungo la navata centrale, viene alla luce un’ antica cripta contenete tombe e resti umani. Gli operai immediatamente hanno sospeso i lavori rivolgendosi ai responsabili degli stessi, che hanno ritenuto opportuno avvisare il comune.
Subito si sono recati sul luogo L’assessore Giuseppe Di Mulo con il capo dell’Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo, accompagnati dai carabinieri della stazione di Bronte. L’area è stata immediatamente transennata e messa in sicurezza.
“Anticamente era tradizione – spiega padre Vincenzo Bonanno amministratore parrocchiale della Chiesa – seppellire le vittime di calamità o pestilenze non solo nel sagrato, ma anche all’interno delle chiese”.
Sospesi attualmente i lavori, nell’attesa che la soprintendenza stabilisca il valore del ritrovamento, ed indichi le linee guida per effettuare le attività di restauro, considerando anche l’importanza storica della Chiesa del Rosario, di cui se ne hanno notizie fin dal 1574 in occasione di una visita pastorale di monsignor Torres, vescovo di Monreale, dalla quale Bronte dipendeva.